Il piacere
Mai vicini amore,
guardami, siamo di fronte,
sfiora il tuo corpo come fosse il mio,
cerca di pensare a come mi pensi,
a quello che penso io.
Quello che voglio � sapere e vedere,
stando lontani, le tue mani
che vedo scorrere dove mi chiami,
dove mi ami,
dove grida il piacere,
dove il gioco � godere.
I tuoi respiri e l'ansimare,
senza sfiorarci, senza parlare
la luce sola delle candele,
siamo noi in quattro e sopra quel muro,
le nostre ombre sembrano vere.
Questo gioco dolcemente ci trova abbracciati,
finalmente vicini, addormentati,
piacevolmente sfiniti.
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